Fontana delle Tradizioni di Lezzeno
Scultura monumentale in marmo – opera unica
Opera
di Abele Vadacca
La fontana di Lezzeno opera dello scultore locale Abele Vadacca , racchiude nei sui oltre 5 mt di altezza, le tradizioni delle arti e dei mestieri e le leggende alla base della storia del paese.
L’imponente fontana, ricca di pieni e vuoti, si incastona nel paesaggio lasciando visibile lo sfondo, sfrutta la sua antimateria per lasciarsi accarezzare ed attraversare dalla storia e dal tempo e dai venti del Lago: Breva e Tivano, quasi come fosse uno strumento musicale. Evidenti sono i simboli di Acqua , Aria e Terra che culminano in quest ‘opera.
Opera
il Contadino
Il contadino: emblema dell’ agricoltura e della pastorizia di cui viveva storicamente il paese; accanto alla figura di quest’uomo, semi nascosta, una bricolla che lo trasforma nell’ avventuroso Spallone (contrabbandiere) pronto per la “ tratta delle bionde “.
Il Gallo: è simbolo del nuovo giorno e portatore di buon auspicio
Gli asinelli: si rifanno alla famosa leggenda sulla scelta del posizionamento della Chiesa.
Il Comballo: è la famosa imbarcazione che caratterizza tutto il Lago di Como per lo spostamento di bestiame.La barca con i suoi remi , in quanto Lezzeno è il paese per eccellenza con la più grande concentrazione di Maestri d’Ascia, i famosi costruttori di barche che solcavano i laghi.
Opera
la Strega
La Strega: scenario di grandi processi imputati alla stregoneria di cui si pensava il paese fosse corrotto.
La Farfalla: una delle produzioni di Lezzeno era l’allevamento del baco da seta, praticato in casa, nei locali di abitazione riscaldati in cui ero presenti una stufa o un camino, in quanto il seme dei bachi per schiudersi necessita tepore.
Il Pesce : simbolo della pesca con cui si cucina uno dei piatti tipici i ‘missoltini’.
Il Sole e Luna: Si muovono col flusso dell’ acqua, seguendo un moto circolare romantico. Per la sua inconsueta posizione geografica, il paese è privo del sole d’inverno e della luna in estate, ‘d’esta’ senza il so, d’invernu senza la luna’.